Il fisioterapista, la professionalità e quali sono le sue competenze?

Quasi tutti nella nostra vita abbiamo avuto bisogno di un fisioterapista, per noi stessi o per qualcuno a noi caro. E’ un operatore sanitario professionale in possesso del diploma di laurea in fisioterapia che svolge il suo operato anche collaborazione con altre figure mediche sanitarie (soprattutto ortopedici e fisiatri), la prevenzione, cura e riabilitazione, negli aspetti motori (muscoli, tendini, schiena), delle funzioni corticali superiori e di quelle viscerali, conseguenti a eventi patologici congeniti o acquisiti. Nell’ambito delle proprie competenze elabora e studia, in équipe multidisciplinari, la definizione del programma di riabilitazione necessario al superamento delle patologie in atto; pratica attività terapeutica per la rieducazione funzionale delle disabilità motorie, psicomotorie e cognitive utilizzando terapie manuali, fisiche (esempio tecarterapia, laserterapia), massoterapiche e occupazionali.
Sono numerosi gli ambiti di lavoro in cui il fisioterapista può operare, come ad esempio: ortopedico, traumatologico, sportivo (aumento delle performance motorie), cognitivo, urinario, pediatrico, neurologico, cardiologico e respiratorio. In relazione all’argomento di attualità che stiamo vivendo, è utile evidenziare l’importanza della fisioterapia e della riabilitazione in generale, nell’aspetto probabilmente ancora poco conosciuto della Sars-Cov-2, caratterizzata dalle complicanze a lungo termine della malattia, che tendono a cronicizzarsi, permanere o addirittura progredire se non prontamente affrontati da un programma riabilitativo mirato.
A tal proposito gli obiettivi del fisioterapista contribuiscono al miglioramento della qualità della vita del paziente, promuovendo la dignità e la partecipazione in ogni ambito, tutelandone i diritti umani.